Comprendere i Regulatory Technical Standards (RTS) nell’ambito della SFDR
Tutto ciò che c’è da sapere sugli RTS SFDR: contenuti, obblighi, evoluzioni e sfide per gli operatori finanziari.

Entrati in vigore il 1° gennaio 2023, gli RTS (Regulatory Technical Standards) sono fondamentali per garantire una corretta implementazione operativa dei requisiti del regolamento “SFDR” (Sustainable Finance Disclosure Regulation). In questo articolo trovi tutto ciò che c’è da sapere sul loro contenuto e le ultime evoluzioni.
Cosa sono gli RTS (Regulatory Technical Standards)?
Gli RTS (ovvero Regulatory Technical Standards) sono norme tecniche operative che dettagliano il contenuto, la metodologia e la presentazione richiesti per la divulgazione delle varie informazioni previste dal regolamento “SFDR”. Sono presenti nel regolamento delegato (UE) 2022/1288 del 6 aprile 2022 ed entrano in vigore dal 1° gennaio 2023.
🔎 Focus: Il regolamento “SFDR” del 27 novembre 2019 è definito come “livello I” della regolamentazione “SFDR”. In vigore dal 2021, ne definisce obiettivi e principi generali. Il regolamento delegato del 6 aprile 2022 relativo agli RTS è detto “livello II” perché consente la sua attuazione operativa.
Gli RTS forniscono, in particolare, chiarimenti essenziali e necessari per la dichiarazione da parte degli operatori finanziari di:
- informazioni riguardanti indicatori di sostenibilità e principali impatti negativi (PAI)
- informazioni precontrattuali e periodiche da comunicare sui prodotti finanziari disciplinati dagli articoli 8 e 9 del regolamento “SFDR”
Il regolamento delegato degli RTS contiene cinque allegati che stabiliscono modelli standard, o template, da rispettare nelle dichiarazioni degli operatori finanziari. L’obiettivo è armonizzare le pratiche dichiarative e rendere facilmente comprensibili e confrontabili le informazioni pubblicate.
- l’allegato I stabilisce un modello per la dichiarazione dei principali impatti negativi sulla sostenibilità (PAI)
- gli allegati II e III prescrivono i modelli per la divulgazione di informazioni precontrattuali sui prodotti finanziari
- gli allegati IV e V stabiliscono il modello per la pubblicazione delle informazioni periodiche sui prodotti finanziari
ℹ️ Promemoria: La regolamentazione “SFDR” impone agli operatori finanziari di classificare i propri prodotti finanziari in tre categorie:
- i prodotti “articolo 6” che non presentano caratteristiche ESG specifiche
- i prodotti “articolo 8”, che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali
- i prodotti “articolo 9” che hanno un obiettivo esplicito di investimento sostenibile
Quali sono le precisazioni apportate dagli RTS SFDR?
Dichiarazione dei principali impatti negativi (PAI)
Gli RTS forniscono importanti chiarimenti sulle modalità di dichiarazione dei PAI, sugli indicatori di sostenibilità da considerare e sulle metodologie di calcolo di tali indicatori. Perciò sono fondamentali per comprendere il concetto di PAI e per rispettare i requisiti dichiarativi.
La dichiarazione dei PAI deve necessariamente rispettare il modello standard riportato nell’allegato I, suddiviso in 6 sezioni. Si noti che le informazioni da includere in ciascuna di queste sezioni sono specificate dagli articoli 5, 6, 7, 8, 9 e 10 del regolamento delegato.
L’allegato I degli RTS elenca 14 indicatori obbligatori e 31 indicatori aggiuntivi che gli operatori finanziari devono prendere in considerazione.
Dichiarazione di informazioni precontrattuali sui prodotti finanziari
Per i prodotti finanziari classificati come “articolo 8” e “articolo 9”, le norme RTS stabiliscono che la presentazione delle informazioni precontrattuali sui prodotti deve essere obbligatoriamente conforme ai modelli riportati rispettivamente negli allegati II e III del regolamento.
Ecco un elenco non esaustivo delle informazioni da includere nella dichiarazione:
- per i prodotti “articolo 8”, le caratteristiche ambientali e/o sociali promosse dal prodotto finanziario
- per i prodotti “articolo 9”, l’obiettivo di investimento sostenibile del prodotto finanziario
- la considerazione o meno dei principali impatti negativi (PAI)
- la strategia di investimento seguita dal prodotto finanziario
- l’allocazione degli asset
Gli articoli da 14 a 19 del regolamento forniscono dettagli sulle informazioni da pubblicare in queste sezioni e sulle relative modalità di calcolo.
Pubblicazione sul sito web di informazioni relative ai prodotti finanziari
Gli RTS precisano anche le informazioni che devono obbligatoriamente comparire sui siti web degli operatori finanziari per i prodotti classificati “articolo 8” e “articolo 9”. La sezione dedicata a queste informazioni deve includere tra l’altro (elenco non esaustivo):
- per i prodotti “articolo 8”, le caratteristiche ambientali o sociali del prodotto e relative modalità di controllo
- per i prodotti “articolo 9”, l’obiettivo di investimento sostenibile e le modalità di verifica
- i metodi utilizzati e i loro limiti
- la strategia di investimento del prodotto finanziario
Dichiarazione periodica delle informazioni sui prodotti finanziari
Infine, gli RTS regolamentano anche il contenuto della dichiarazione periodica delle informazioni relative ai prodotti finanziari “articolo 8” e “articolo 9”. Tali rendiconti periodici devono obbligatoriamente rispettare i modelli riportati rispettivamente negli allegati IV e V del regolamento.
Ecco alcune delle informazioni obbligatorie da dichiarare nei report periodici:
- per i prodotti « articolo 8 », in quale misura sono state raggiunte le caratteristiche ambientali e/o sociali promosse dal prodotto
- per i prodotti « articolo 9 », in quale misura è stato raggiunto l’obiettivo di investimento sostenibile
- se del caso, come il prodotto finanziario ha considerato i PAI
- i principali investimenti del prodotto finanziario
- la performance del prodotto rispetto all’indice di riferimento
💡Da notare: Per le dichiarazioni periodiche, gli operatori finanziari devono effettuare un confronto storico con i rapporti precedenti almeno sulle ultime 5 annualità dichiarative.
RTS SFDR: perché rappresentano una sfida per gli operatori finanziari
Oltre all’imperativo normativo, una buona comprensione degli RTS e dei criteri ESG collegati ai prodotti finanziari rappresenta una vera e propria sfida strategica per le società di gestione del risparmio.
Lo sviluppo di un alto livello di competenza nell’analisi della loro performance extra-finanziaria è ormai imprescindibile per garantirne competitività e attrattività sui mercati finanziari. Infatti, un prodotto finanziario mal classificato o con una classificazione poco motivata rischia di essere escluso dagli investitori istituzionali.
In generale, il nuovo regolamento SFDR e gli RTS spingono gli operatori finanziari a migliorare la performance ESG dei prodotti e a dimostrare trasparenza nell’integrare la sostenibilità. Tuttavia, questo livello elevato di trasparenza richiesto può rappresentare una vera sfida per molti che non dispongono ancora delle competenze o degli strumenti necessari nell’ambito dell’investimento sostenibile.
🔨 Strumenti: stanno nascendo soluzioni per supportare gli operatori finanziari nella raccolta dei numerosi dati necessari al reporting “SFDR”. Greenscope offre in particolare una soluzione dedicata per garantire la tua conformità alla SFDR.
Quali sono gli ultimi aggiornamenti degli RTS SFDR?
La Commissione europea ha avviato da aprile 2023 una procedura di revisione del regolamento “SFDR”. L’obiettivo è anche quello di superare alcune difficoltà incontrate dagli operatori finanziari nell’attuazione (alti costi, complessità metodologica, mancato allineamento con altre regolamentazioni europee come CSRD o Tassonomia, ecc.).
Nel corso del 2023 sono state lanciate due consultazioni pubbliche per valutare l’efficacia della normativa “SFDR” vigente e raccogliere i pareri dei vari attori coinvolti:
- Una consultazione pubblica sulla revisione del “livello I” (regolamento “SFDR”) il cui rapporto di sintesi è stato pubblicato il 3 maggio 2024. Sono affrontati vari temi, in particolare la modifica dei requisiti di disclosure attuali, l’interazione con altre normative e l’introduzione di un nuovo sistema di classificazione dei prodotti finanziari
- Una consultazione pubblica sulla revisione del “livello II” (norme RTS), che ha prodotto un rapporto finale di ESMA su un nuovo progetto di RTS pubblicato il 4 dicembre 2023. Tale nuovo progetto di RTS (non ancora adottato) include tra le altre le seguenti evoluzioni:
> Alcune migliorie / semplificazioni sui modelli contenuti negli allegati II-IV degli RTS
> Un’estensione degli indicatori sociali e altre modifiche relative al quadro di disclosure dei PAI
Queste consultazioni pubbliche sono state seguite dalla pubblicazione di pareri da parte di importanti attori della finanza sostenibile, tra cui si possono citare:
- il parere delle tre autorità europee di vigilanza (AES) del 18 giugno 2024, che propone tra l’altro la semplificazione dei modelli RTS, l’introduzione di nuovi indicatori sociali, oltre a una chiarificazione dei criteri per dimostrare il principio “DNSH” (Do not significant harm)
- le proposte della piattaforma sulla finanza sostenibile pubblicate il 17 dicembre 2024 che riguardano in particolare una nuova classificazione dei prodotti finanziari
- le proposte dell’AMF del 20 febbraio 2024
Parallelamente, il programma di lavoro della Commissione europea per il 2025 dichiara di puntare a una “profonda semplificazione soprattutto nell’ambito del reporting finanziario sostenibile” e prevede una revisione del regolamento “SFDR” nel quarto trimestre del 2025 guidata proprio da questa volontà di semplificazione.
Tra le principali evoluzioni attualmente previste si segnalano:
- un “alleggerimento” dei criteri dell’articolo 9 del regolamento “SFDR”
- una nuova classificazione dei prodotti finanziari in tre categorie con l’obiettivo di allargare la gamma di prodotti disciplinati dalla SFDR: prodotti “sostenibili”, “di transizione” e “a raccolta ESG”
- l’obbligo per i prodotti che non rientrano in nessuna di queste categorie di garantire comunque piena trasparenza sul loro impatto ambientale e sociale
- la revisione della definizione di “investimento sostenibile” e della sua relazione con il sistema di classificazione dei prodotti finanziari
Gli operatori finanziari devono quindi restare aggiornati riguardo queste evoluzioni, che preannunciano una prossima revisione importante del quadro normativo “SFDR” e in particolare degli RTS.
I nostri ultimi articoli

Comprendere i Regulatory Technical Standards (RTS) nell’ambito della SFDR
Tutto ciò che c’è da sapere sugli RTS SFDR: contenuti, obblighi, evoluzioni e sfide per gli operatori finanziari.

Tutto quello che c’è da sapere sugli standard settoriali GRI per i servizi finanziari
Scopri i nuovi Standard Settoriali GRI per banche, mercati dei capitali e assicurazioni

Notizie CSR - Settembre 2025
Scopri gli sviluppi chiave: progetti in corso, aggiornamenti sugli standard, nuovi documenti ufficiali.

European ESG Template (EET): comprendere lo standard ESG di FinDatEx e i suoi impatti
Uno standard, cinque regolamenti, centinaia di dati ESG: scoprite perché l'EET è diventato indispensabile per gli attori della finanza sostenibile.