Notizie CSR - Novembre 2025

Scopri gli sviluppi chiave: progetti in corso, aggiornamenti sugli standard, nuovi documenti ufficiali.

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Testi ufficiali, standard e progetti

👉 Bozza trapelata rivela una revisione radicale del quadro SFDR dell’UE

Una bozza trapelata della Commissione Europea delinea ampie modifiche al Regolamento sull’informativa in materia di finanza sostenibile (SFDR), in vista della sua pubblicazione ufficiale il 19 novembre 2025.

La proposta eliminerebbe l’attuale definizione di “investimento sostenibile”, sostituirebbe le informative PAI a livello di entità con regole di esclusione semplificate e un minor numero di indicatori, e introdurrebbe tre nuove categorie di prodotti, tra cui una nuova etichetta “Articolo 7”, nonché un ambito ridefinito per i fondi degli Articoli 8 e 9.

Fonte: EU Commision, 11/08/2025

👉 ESAs propongono di integrare il rischio ESG nei test di stress prudenziali

Le Autorità europee di vigilanza (ESA) hanno avviato una consultazione sull’integrazione dei rischi ESG (in particolare ambientali) nei quadri di stress test per banche e assicurazioni, indicando che le autorità di vigilanza si aspettano che le imprese vadano oltre le singole informative per adottare un’analisi di scenario a livello di sistema.

Le banche e le compagnie assicurative dell’UE dovrebbero prepararsi a un futuro in cui gli scenari di stress ESG diventino parte integrante della pianificazione del capitale e della gestione del rischio.

Fonte: Green Central Banking, 07/2025

👉 L’UE rinvia gli atti delegati della CSRD per le imprese non europee

La Commissione Europea ha posticipato l’adozione degli atti delegati previsti dalla CSRD per le imprese non europee, inserendoli tra i regolamenti “non essenziali” da declassare in priorità.
La decisione sospende l’estensione dei requisiti europei di rendicontazione di sostenibilità alle società straniere che operano in Europa.

Sebbene presentato come un adeguamento amministrativo, il rinvio segnala un più ampio arretramento dalle ambizioni extraterritoriali del Green Deal.

Sostenitori dell’ESG e operatori di mercato avvertono che una tale deregolamentazione rischia di compromettere la credibilità e la leadership dell’UE nella finanza sostenibile, creando potenzialmente requisiti di informativa disomogenei tra imprese europee e concorrenti globali.

Fonte: Novethic, 10/07/2025

👉 EFRAG evidenzia la preparazione delle PMI e gli ostacoli alla rendicontazione di sostenibilità

EFRAG ha pubblicato un rapporto che riassume il suo simposio sulla rendicontazione di sostenibilità delle PMI, esplorando come la divulgazione possa fungere da strumento strategico per migliorare l’accesso ai finanziamenti e le performance.

Le discussioni si sono concentrate sul potenziale dello Standard VSME nel bilanciare la riduzione degli oneri di rendicontazione con una migliore comparabilità, e sulle esigenze di rafforzamento delle capacità per le PMI in tutta l’UE.

Fonte: EFRAG, 10/01/2025

👉 Programma di lavoro 2026 della Commissione Europea

Il 21 ottobre 2025, la Commissione Europea ha presentato il suo programma di lavoro per il 2026. Intitolato “L’Europa conquista la propria indipendenza”, esso mette in evidenza le principali priorità della Commissione per il 2026.

In particolare, riafferma la prosecuzione della dinamica di semplificazione avviata con le proposte omnibus.

Fonte: European Commission, 10/21/2025

👉 Regolamento (UE) 2025/2083 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’8 ottobre 2025 che modifica il Regolamento (UE) 2023/956 in materia di semplificazione e rafforzamento del Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM)

L’Unione Europea ha pubblicato il 17 ottobre 2025 un nuovo regolamento che semplifica e rafforza il regolamento “CBAM” adottato nel 2023.

Tra le principali misure:

  • abbassamento della soglia di esenzione dagli obblighi CBAM, da 150 € per spedizione a una soglia di 50 tonnellate all’anno di beni CBAM importati (massa netta). Le importazioni di elettricità e idrogeno non rientrano in questa esenzione
  • divieto di importare beni soggetti a CBAM senza lo status di “Dichiarante CBAM autorizzato”
  • obbligo di presentare dichiarazioni annuali nel Registro CBAM 2.0 entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di importazione

Fonte: European Union, 10/17/2025

👉 Mappatura GRI-CDP

Il Global Reporting Initiative (GRI) e il Carbon Disclosure Project (CDP) hanno pubblicato una nuova mappatura che allinea il questionario aziendale CDP 2025 con i recenti standard GRI su cambiamento climatico ed energia.

L’obiettivo è aiutare le aziende a ridurre le duplicazioni migliorando al contempo la coerenza e l’utilità dei dati condivisi con gli stakeholder.

Fonte: Global Reporting Initiative, 10/21/2025

👉 Norma ISO 17298:2025 – Biodiversità: integrazione della biodiversità nella strategia e nelle operazioni organizzative – requisiti e linee guida

Il comitato di esperti ISO ha pubblicato la norma ISO 17298:2025, una nuova norma sull’integrazione delle considerazioni relative alla biodiversità nella strategia e nelle operazioni delle organizzazioni.

Questa norma fornisce un quadro pratico per aiutare organizzazioni di ogni tipo e dimensione ad analizzare i propri impatti e le proprie dipendenze dalla natura e ad adottare azioni concrete in questo ambito.

Fonte: ISO, 10/2025

👉 Consultazione pubblica sulle linee guida Scope 2 e sui metodi di contabilità conseguenziale nel settore elettrico - GHG Protocol

Il GHG Protocol ha avviato due consultazioni pubbliche, aperte fino al 19 dicembre 2025:

  • la prima riguarda un aggiornamento delle Linee guida Scope 2, dieci anni dopo la loro pubblicazione iniziale nel 2015
  • la seconda si concentra sui metodi di contabilità conseguenziale per stimare le emissioni evitate derivanti da azioni nel settore elettrico

Secondo l’organizzazione, entrambi gli aggiornamenti mirano a migliorare l’accuratezza dei dati, armonizzare i metodi di rendicontazione dei gas serra e adattarli ai modelli in evoluzione di produzione e distribuzione di elettricità in un contesto energetico in rapido cambiamento.

Fonte: GHG Protocol, 10/20/2025

👉 Rapporto annuale sui mercati del carbonio dell’UE – ESMA

L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha pubblicato il suo rapporto annuale sui mercati del carbonio dell’Unione Europea.

Secondo l’istituzione, l’analisi dei dati del 2024 “non ha rivelato problemi significativi in merito all’integrità o alla trasparenza dei mercati del carbonio dell’UE”.

Il rapporto copre gli sviluppi dei mercati primari e secondari dei permessi di emissione dell’UE (EUA) nel 2024, basandosi su dati sia regolamentari sia commerciali.

Fonte: ESMA, 10/22/2025

👉 Priorità europee di vigilanza sulla rendicontazione - ESMA

L’ESMA ha pubblicato le nuove priorità europee di vigilanza in materia di rendicontazione che, come ogni anno, coprono le diverse componenti del rapporto finanziario annuale: rendicontazione finanziaria, rendicontazione di sostenibilità e formato digitale.

Tra queste priorità figurano raccomandazioni specifiche per la preparazione della dichiarazione di sostenibilità 2025.

In un comunicato del 24 ottobre, l’Autorità dei mercati finanziari francese (AMF) ha richiamato l’attenzione delle imprese su tali raccomandazioni e ha pubblicato una traduzione non ufficiale in francese delle priorità di vigilanza relative alla rendicontazione di sostenibilità.

Fonte: ESMA, 10/14/2025

👉 Studio fattuale sulle pratiche di rendicontazione di sostenibilità aziendale nel 2024 - ESMA

Parallelamente alla pubblicazione delle nuove priorità di vigilanza europee, l’ESMA ha pubblicato anche i risultati di uno studio fattuale sulle pratiche di rendicontazione di sostenibilità aziendale nel 2024.

Lo studio esamina in particolare le informative rese nel contesto delle valutazioni di doppia materialità e fornisce spunti sulle priorità di applicazione e sui futuri miglioramenti normativi.

Fonte: ESMA, 10/14/2025

👉 Risposta alla consultazione di EFRAG sulla revisione degli standard ESRS - AMF

Il 7 ottobre 2025, l’Autorità dei mercati finanziari francese (AMF) ha pubblicato la sua risposta alla consultazione di EFRAG sulla semplificazione degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), chiusa il 29 settembre.

Nella sua risposta, l’AMF ha evidenziato diversi punti chiave di attenzione, in particolare riguardanti la rendicontazione climatica e la valutazione della materialità.

Fonte: AMF, 10/07/2025

Le notizie principali

👉 Carlyle e CalSTRS lanciano una piattaforma di co-investimento climatico. AlpInvest Partners di Carlyle e CalSTRS hanno formato una partnership di co-investimento focalizzata sul clima per ampliare l’accesso istituzionale alle opportunità dei mercati privati che guidano la transizione energetica. L’alleanza si concentrerà su investimenti in decarbonizzazione, infrastrutture pulite ed efficienza delle risorse, allineando gli obiettivi fiduciari con risultati di sostenibilità a lungo termine.

Fonte: ESG News, 10/07/2025

👉 Una coalizione di investitori da 1,3 trilioni di dollari chiede all’Autorità di Vigilanza Finanziaria norvegese di riesaminare le informative climatiche di Equinor. Il gruppo sostiene che l’espansione petrolifera e del gas di Equinor contraddica gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. La coalizione mette in dubbio se le dichiarazioni di Equinor riflettano correttamente un percorso compatibile con 1,5 °C, a seguito del disinvestimento di Sarasin & Partners all’inizio dell’anno.

Fonte: Net Zero Investor, 09/30/2025

👉 CarbonCutter pubblica “The Nature & Biodiversity Investment Playbook”. CarbonCutter ha pubblicato una guida pratica destinata ai professionisti del private equity che desiderano integrare considerazioni legate alla natura nelle strategie di investimento. Il documento include 20 contributi di esperti, benchmark di fondi e metodologie focalizzati sulla biodiversità e raccomandazioni operative per l’integrazione ESG.

Fonte: Carbon Cutter, 09/2025

👉 MSCI presenta il suo Biodiversity Risks Screen. MSCI ha presentato il suo strumento “Biodiversity Risks Screen” per aiutare gli investitori a valutare l’esposizione dei portafogli alla perdita di biodiversità. Sviluppato dal Climate Risk Center di MSCI utilizzando una mappatura basata sull’IPBES, il quadro identifica le attività aziendali che degradano gli ecosistemi e quantifica i rischi fisici e di transizione associati, a supporto della costruzione di indici e della gestione dei portafogli.

Fonte: MSCI, 10/2025

👉 All’Assemblea annuale 2025 di Kigali, ISO presenta la norma ISO 17298. Durante la sua Assemblea annuale del 2025 a Kigali, ISO ha presentato la norma ISO 17298, la prima norma internazionale che consente alle organizzazioni di misurare, gestire e agire sulla biodiversità.
Sviluppata con esperti provenienti da oltre 60 paesi, è allineata con TNFD, SDG e il Quadro di Kunming–Montreal, aiutando aziende e enti pubblici a integrare la biodiversità nella strategia e nella finanza.

Fonte: ESG News, 10/09/2025

👉 La Net-Zero Banking Alliance (NZBA) sostenuta dalle Nazioni Unite annuncia la cessazione delle attività. La NZBA, lanciata nel 2021 nell’ambito dell’UNEP-FI per promuovere la transizione a zero emissioni nette delle banche, ha annunciato che interromperà le proprie operazioni. In un contesto di indebolimento del sostegno politico e di mercato in Europa e negli Stati Uniti, le banche membri hanno votato per porre fine all’iniziativa, optando per un quadro più flessibile e senza adesione formale, pur mantenendo le linee guida NZBA come riferimento volontario.

Fonte: L'Info Durable, 10/06/2025

👉 EDCI aggiunge la cybersicurezza al proprio set di metriche

Fonte: New Private Markets, 10/16/2025

👉 Un nuovo rapporto della Forests & Finance Coalition mostra che banche e investitori hanno investito circa 493 miliardi di dollari USA nell’estrazione di minerali per la transizione (2016-2024)
La maggior parte di questi investimenti si è concentrata in zone sensibili per la biodiversità, con deboli garanzie ESG — un segnale di allarme per il monitoraggio dei rischi legati alla natura.

Fonte: The Guardian, 09/2025

👉 9 aziende su 10 integrano le considerazioni climatiche nei propri conti

Source : DAF Mag, 10/16/2025

👉 Le aziende francesi si classificano terze a livello mondiale in termini di CSR

Fonte: Ecovadis, 11/11/2025

👉 Uno studio congiunto BCG e EcoVadis avverte: fino a 430 miliardi di euro di costi annuali entro il 2030 se non vengono affrontate le emissioni Scope 3. Uno studio congiunto di Boston Consulting Group ed EcoVadis avverte che le grandi imprese potrebbero affrontare costi fino a 430 miliardi di euro all’anno entro il 2030 se non riducono le emissioni di Scope 3. Ignorare la decarbonizzazione legata ai fornitori minaccia sia la redditività che la resilienza ai rischi climatici.

Fonte: Novethic, 11/04/2025

👉 La valutazione FSDA dell’IIGCC segna tappe fondamentali sulla deforestazione. L’iniziativa Forests and Sustainable Land Use Deforestation Assessment (FSDA) dell’IIGCC ha raggiunto traguardi chiave, poiché tutti i partecipanti hanno ora valutato e divulgato i rischi di deforestazione.
Nonostante i progressi, la deforestazione rimane una sfida sistemica. L’iniziativa evolverà nella piattaforma Deforestation Investor Group (DIG) nel gennaio 2026 per mantenere l’impegno degli investitori.

Fonte: IIG CC, 11/03/2025