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European ESG Template (EET): comprendere lo standard ESG di FinDatEx e i suoi impatti

Uno standard, cinque regolamenti, centinaia di dati ESG: scoprite perché l'EET è diventato indispensabile per gli attori della finanza sostenibile.

Lettura 8 minuti
SFDR EET standard reporting template

Di fronte all’ascesa della finanza sostenibile, l’European ESG Template (EET) si impone come il nuovo standard di rendicontazione ESG per i prodotti e strumenti finanziari. Sviluppato da FinDatEx, questo template centralizza i dati chiave delle normative SFDR, MiFID II, IDD, Tassonomia europea e Solvency II. Utilizzato da un numero crescente di attori finanziari, facilita la raccolta, l’analisi e la conformità ESG. Con quasi 600 punti dati, l’EET struttura una rendicontazione extra-finanziaria chiara, automatizzabile e conforme alle aspettative del mercato.

Volete capire tutto sul template EET? Ve lo spieghiamo.

Che cos’è l’European ESG Template (EET)?

Il formato EET

L’EET (European ESG Template) è un modello standardizzato di rendicontazione ESG sviluppato da attori del settore finanziario e promosso da FinDatEx. Questo modello non è obbligatorio per legge, ma la sua produzione è fondamentale: sempre più distributori di fondi richiedono questo nuovo formato.

Il template EET si basa su diverse normative europee, di cui centralizza i punti dati: la SFDR con i PAI, le direttive MiFID II e IDD per quanto riguarda le preferenze di sostenibilità, e il regolamento sulla Tassonomia europea con i tassi di eleggibilità e allineamento del portafoglio. Il modello è stato aggiornato regolarmente dalla sua prima versione pubblicata nell’agosto 2022, per integrare nuove normative.

Gli EET si presentano in formato Excel e devono essere prodotti per ogni strumento finanziario. Un singolo gestore di fondi può quindi dover produrre diversi EET, ogni volta che vi è un cambiamento significativo nella strategia dei prodotti finanziari.

Origine e ruolo di FinDatEx

FinDatEx (Financial Data Exchange Templates) è una struttura composta da rappresentanti dei servizi finanziari europei, con l’obiettivo di coordinare la creazione e distribuzione di modelli di rendicontazione che standardizzano lo scambio di dati nel quadro della legislazione finanziaria europea come MiFID II, PRIIPs e Solvency II.

FinDatEx si basa su diversi gruppi di lavoro che progettano, aggiornano e distribuiscono modelli non obbligatori, gratuiti e open source.

I membri fondatori sono:

  • L’Associazione europea dei gestori di asset (Efama)
  • La Federazione bancaria europea (FBE)
  • Insurance Europe
  • Il Gruppo europeo delle casse di risparmio (ESBG)
  • L’Associazione europea delle banche cooperative (EACB)
  • L’Associazione europea dei prodotti di investimento al dettaglio e di borsa (EUSIPA)

L’Associazione europea delle banche pubbliche (EAPB) ha aderito a FinDatEx nel 2019 e Pensions Europe nel 2021.

FinDatEx si propone come una struttura aperta, trasparente, inclusiva, volta a facilitare lo scambio dei flussi di dati regolamentari nell’UE.

L’obiettivo degli EET

L’obiettivo principale degli EET è offrire un formato di file standardizzato per lo scambio di informazioni relative alle normative europee.

Centralizzando gli indicatori chiave (KPI) di più normative e imponendo un formato unico di rendicontazione, gli EET mirano a facilitare l’aggregazione di questi stessi KPI da parte di assicuratori e distributori di fondi, per permettere loro di tenere conto delle preferenze di sostenibilità dei loro clienti finali.

Il template EET facilita anche la rendicontazione da parte dei rispondenti (gestori di fondi), permettendo loro di trasmettere un solo file ai loro investitori (LPs).

Quali prodotti finanziari e regolamenti sono coperti dagli EET?

Gli EET coprono diverse normative europee:

Attori e prodotti interessati

Gli attori dei mercati finanziari interessati, secondo la SFDR:

  • Compagnie di assicurazione
  • Imprese di investimento che offrono servizi di gestione di portafoglio
  • Istituzioni di previdenza professionale (IORP)
  • Fornitori di prodotti pensionistici
  • Gestori di fondi di investimento alternativi (FIA)
  • Fornitori di prodotti paneuropei di risparmio pensionistico individuale (PEPP)
  • Gestori di fondi di venture capital (in determinate condizioni)
  • Gestori di fondi per l’imprenditoria sociale (in determinate condizioni)
  • Società di gestione di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM)
  • Istituti di credito che offrono servizi di gestione di portafoglio

Anche i consulenti finanziari, secondo la SFDR, sono coinvolti.

Secondo la MiFID II, che ha un campo di applicazione molto ampio, gli EET devono essere compilati da imprese di investimento, operatori di mercato e imprese di paesi terzi che forniscono servizi o attività d’investimento nell’UE.

Il regolamento PRIIPs si applica ai promotori di prodotti d’investimento assicurativi e a chi fornisce consulenza o vende tali prodotti.

Le direttive IDD e Solvency II riguardano le imprese di assicurazione e riassicurazione.

Prodotti coperti

Gli EET possono essere generati per:

  • Un portafoglio
  • Un FIA
  • Un prodotto di investimento assicurativo
  • Un OICVM
  • Azioni
  • Obbligazioni
  • Fondi d’investimento
  • SCPI
  • Contratti di assicurazione sulla vita

Cosa contengono gli EET e come si utilizzano?

I punti dati inclusi

Il template EET comprende quasi 600 punti dati. Questo numero può sembrare elevato, ma un’analisi dettagliata del modello aiuta a capire come è strutturato e quali dati è necessario compilare.

Il modello include:

  • Tutti i PAI obbligatori, opzionali e specifici per determinati attivi, ciascuno con:
  • L’impegno del prodotto a considerare il PAI
  • Il tasso di copertura (parte del portafoglio coperta dal dato)
  • Il tasso di eleggibilità (parte del portafoglio che potrebbe teoricamente contribuire a quel PAI)

📌 Esempio: il dato “Exposure to Energy-Inefficient Real Estate Assets” si applica solo agli attivi immobiliari. Il tasso di eleggibilità sarà calcolato sulla base della quota del portafoglio investita in immobili.

Il modello include anche:

  • Dati relativi alla Tassonomia europea
  • Oltre 100 dati relativi a screening/esclusione
  • Dati identificativi del produttore del template e dello strumento finanziario

Non tutti i dati sono richiesti per tutti i prodotti: un sistema di codifica indica se un dato è obbligatorio, condizionale o opzionale. Per i prodotti che non sono Articolo 8 o 9 secondo la SFDR, i dati obbligatori scendono a circa 170.

Frequenza di pubblicazione e formato

Il calendario di reporting degli EET è allineato con gli obblighi regolamentari, in particolare con quelli relativi ai PAI della SFDR:

  • Gli investitori possono richiedere gli EET tra la fine del Q1 e il Q2 dell’anno N, sui dati dell’anno N-1
  • La frequenza attuale è annuale, ma è possibile e pertinente adottare una frequenza trimestrale o semestrale
  • Il rispetto del formato standardizzato è essenziale per l’automazione

Perché usare il template EET, e come?

L’uso del template EET è vantaggioso sia per i produttori (gestori di fondi) sia per i distributori o assicuratori:

  • Riduce la molteplicità dei questionari ESG da compilare
  • Standardizza il formato di raccolta dati per i distributori

Attraverso l’EET, FinDatEx affronta la sfida della standardizzazione del reporting ESG per gli investitori istituzionali (LP): una sfida ambiziosa ma necessaria per migliorare la qualità dei dati ESG e facilitare il lavoro dei responsabili ESG.

Tuttavia, l’adozione completa del formato è ancora in corso. In questa fase, compilare l’EET può comportare un carico aggiuntivo. L’automazione della generazione del template riduce questo carico, ne accelera l’adozione e garantisce una migliore qualità dei dati.

Greenscope vi supporta nella compilazione automatizzata dei vostri template EET a partire dai vostri questionari ESG. Contattateci per saperne di più.