Notizie CSR - Ottobre 2025

Scopri gli sviluppi chiave: progetti in corso, aggiornamenti sugli standard, nuovi documenti ufficiali.

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Testi ufficiali, standard e progetti

👉 Decreto n. 2025-957 del 6 settembre 2025 relativo alle modalità di calcolo e comunicazione del costo ambientale dei prodotti tessili
& Decreto del 6 settembre 2025 sull'etichettatura e la metodologia per il calcolo del costo ambientale dei prodotti tessili di abbigliamento

Il 9 settembre 2025, il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato un decreto e un'ordinanza volti a regolamentare l'indicazione del costo ambientale dei prodotti tessili. A partire dal 1° ottobre 2025, le aziende tessili potranno indicare volontariamente il costo ambientale degli indumenti venduti attraverso un’etichetta semplice e leggibile. Il metodo di calcolo si basa sulla metodologia PEF (Product Environmental Footprint) sviluppata dalla Commissione Europea, integrata dalla metodologia francese. Ogni azienda partecipante sarà tenuta a dichiarare le informazioni e i dati su un portale dedicato.

Fonte: Legifrance, 09/09/2025 and Legifrance, 09/09/2025

👉 Decreto n. 2025-917 del 5 settembre 2025 & Ordinanza del 5 settembre 2025 che definiscono il quadro del Marchio Basso Carbonio

Il 7 settembre 2025, il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato due testi normativi finalizzati ad aggiornare il quadro del Marchio Basso Carbonio. Le modifiche mirano principalmente a rendere il marchio pienamente compatibile con il quadro normativo europeo, in particolare in riferimento agli obblighi di rendicontazione non finanziaria per le imprese (come definiti dalla direttiva CSRD). I due testi aprono inoltre la strada all'esistenza di crediti di carbonio trasferibili, con l’obiettivo di facilitare l’accesso ai finanziamenti e semplificare l’impegno degli stakeholder.

Fonte: Legifrance, 07/09/2025

👉 Rapporto sulla mappatura degli strumenti, piattaforme e iniziative digitali per il reporting di sostenibilità delle PMI & Mappatura delle piattaforme e iniziative digitali per la sostenibilità delle PMI

Il 25 settembre 2025, l’EFRAG ha pubblicato due rapporti complementari a supporto dell’applicazione della norma volontaria di rendicontazione di sostenibilità per le PMI (Norma VSME). Il primo rapporto fornisce un supporto pratico alle PMI che desiderano comunicare le proprie emissioni di gas serra secondo il modello previsto. Il secondo rapporto elenca le 223 piattaforme e iniziative rivolte alle PMI che hanno risposto all’invito a manifestare interesse dell’EFRAG.

Secondo Patrick de Cambourg (Presidente del Sustainability Reporting Board dell’EFRAG), questi due rapporti rappresentano "un primo passo verso un ecosistema paneuropeo essenziale per accompagnare le PMI nel loro percorso di sostenibilità".

Fonte: EFRAG, 25/09/2025

👉 Manuale 2025 degli standard internazionali su qualità, revisione, assurance e servizi correlati – IAASB

Il 17 settembre 2025, l'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) ha pubblicato il suo Manuale 2025 in cinque volumi. Il Volume 3 introduce l’ISSA 5000 – International Standard on Sustainability Assurance, che stabilisce i requisiti generali per gli incarichi di assurance sulla sostenibilità.

Gli altri volumi includono:

  • International Standards on Auditing (ISA)
  • International Standards on Quality Management (ISQM)
  • International Auditing Practice Notes (IAPN)
  • Nuovo ISA per la revisione dei bilanci delle entità meno complesse
  • Altri pronunciamenti correlati

Fonte: IAASB, 17/09/2025

👉 Sintesi del Programma di Ispezione 2024 – H2A

Il 22 settembre 2025, l'Alta Autorità di Revisione (H2A) ha pubblicato una sintesi delle ispezioni annuali effettuate presso i revisori legali che certificano i bilanci e, per la prima volta, presso i certificatori delle informazioni di sostenibilità (inclusi revisori legali, organismi terzi indipendenti e auditor ESG). Il rapporto offre una panoramica completa dei risultati della campagna ispettiva, con l'obiettivo di aiutare i revisori a comprendere meglio il processo di certificazione e i requisiti normativi e regolatori applicabili.

Fonte: H2A, 17/09/2025

👉 La FCA semplifica le regole SDR per i fondi passivi

La FCA prevede di modificare le Sustainability Disclosure Requirements, rendendo più semplice per i fondi indicizzati ottenere etichette di sostenibilità. I gestori passivi saranno considerati conformi se gli asset in portafoglio soddisfano i criteri di sostenibilità, anche in assenza di selezione attiva. Il regolatore propone inoltre periodi di rendicontazione più flessibili, in linea con i bilanci.

Fonte: ETF Stream, 17/09/2025

👉 Gli investitori chiedono una norma di reporting per le PMI oltre il VSME

Il 19 settembre 2025, Eurosif e una coalizione di investitori hanno esortato la Commissione Europea ad andare oltre la Norma volontaria di rendicontazione di sostenibilità per le PMI (VSME). Secondo loro, il VSME, pensato per le microimprese, non è adatto al reporting volontario delle small e mid-cap. Raccomandano invece una norma proporzionata per le imprese con oltre 250 dipendenti, basata sulla struttura aggiornata degli ESRS. Un tale approccio garantirebbe continuità con la CSRD, migliorerebbe la comparabilità e offrirebbe agli investitori dati affidabili per valutare rischi e opportunità di sostenibilità. In assenza di ciò, gli investitori rischiano una visibilità limitata sulle piccole aziende quotate, con potenziali effetti negativi sull’allocazione del capitale e sul finanziamento sostenibile alle PMI.

Fonte: Eurosif, 19/09/2025

👉 Rapporto annuale 2025 sull’estensione della divulgazione volontaria dei Principal Adverse Impacts (PAI)

Il 9 settembre 2025, il Comitato Congiunto delle tre Autorità europee di vigilanza (ESA) ha pubblicato il suo rapporto annuale 2025 sull’estensione della divulgazione volontaria degli impatti negativi principali (PAI) ai sensi del regolamento SFDR. Le ESA hanno rilevato un miglioramento costante della qualità delle informazioni divulgate, sia a livello di entità che di prodotto. Come negli anni precedenti, il rapporto evidenzia che gli operatori dei mercati finanziari appartenenti a grandi gruppi multinazionali tendono a fornire informazioni più dettagliate, mentre le entità di dimensioni minori spesso combinano dati ESG generici o di marketing con le informazioni richieste dallo SFDR.

Fonte: Comitato Congiunto delle tre Autorità europee di vigilanza (ESA), 09/09/2025

Le notizie principali

👉 La Presidente della SEC avverte la Fondazione IFRS: il sostegno crescente agli standard ISSB potrebbe compromettere la missione principale dello IASB se i finanziamenti risultano insufficienti. Ha espresso preoccupazioni sul fatto che il reporting di sostenibilità possa oscurare il reporting finanziario. Questo episodio evidenzia le crescenti tensioni attorno alla spinta globale per la divulgazione ESG.

Fonte: ESG Today, 11/09/2025

👉 La Corte dell’UE approva nucleare e gas nella tassonomia verde. Il 10 settembre 2025, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha confermato l’inclusione dell’energia nucleare e del gas fossile nella tassonomia dell’UE, aprendo la strada a imprese energetiche e investitori per considerarli nelle strategie sostenibili e nei progetti allineati ai criteri ESG.

Fonte: RSE Magazine, 11/09/2025

👉 GRESB e IIGCC lanciano un'iniziativa per l’allineamento Net-Zero delle infrastrutture. Un nuovo approccio consente agli investitori di valutare gli asset infrastrutturali secondo il quadro NZIF 2.0, offrendo metriche e una metodologia per monitorare i progressi verso l’obiettivo zero emissioni nette e garantire un reporting coerente e comparabile tra asset.

Fonte: GRESB, 08/09/2025

👉 Decarbonizzazione nel private equity: il report Bain/CDP mostra un aumento del 55% nella divulgazione climatica tra le aziende in portafoglio. Le riduzioni mediane delle emissioni Scope 1-2 variano tra il 5% e il 26%. I leader adottano cinque pratiche chiave che collegano la decarbonizzazione al valore aziendale, agli obiettivi, alla governance, alla collaborazione nella catena di fornitura e all'integrazione del rischio.

Fonte: Bain, 09/2025

👉 Le AES segnalano progressi nelle dichiarazioni PAI del SFDR. Il 9 settembre 2025, le Autorità europee di vigilanza (ESMA, EBA, EIOPA) hanno pubblicato il loro quarto rapporto annuale sulla divulgazione degli impatti negativi principali (PAI) secondo il regolamento SFDR. Il rapporto evidenzia un miglioramento della qualità, chiarezza e accessibilità delle dichiarazioni PAI, con maggiori riferimenti agli standard internazionali e agli obiettivi Net Zero. Tuttavia, persistono lacune nella copertura dei dati, nella comparabilità e nella definizione degli obiettivi.

Fonte: EBA, 09/09/2025

👉 La raccolta fondi ESG rallenta nei mercati privati europei. Secondo PitchBook, dopo il record di 84,1 miliardi di euro raccolti nel 2024 dai fondi conformi agli articoli 8/9 del SFDR, a metà 2025 erano stati raccolti solo 10,1 miliardi di euro, con il 90% del capitale indirizzato altrove. Il contraccolpo politico negli Stati Uniti, il fenomeno del greenhushing e la forte concorrenza per il capitale stanno rimodellando le strategie ESG, anche se molti gestori continuano a considerare il rischio climatico e l’impact investing come aspetti centrali.

Fonte: Pitchbook, 05/09/2025

👉 Indagine PwC: il reporting obbligatorio sulla sostenibilità genera valore aziendale. L’Indagine Globale 2025 di PwC sul reporting di sostenibilità mostra che la maggior parte delle aziende riconosce un valore strategico alle divulgazioni CSRD/ISSB, oltre la semplice conformità normativa. Nonostante gli sforzi dell’UE per posticipare e semplificare il perimetro della CSRD, il 40% delle aziende prevede di ritardare la rendicontazione obbligatoria, mentre un altro 40% procederà volontariamente. Oltre due terzi riportano benefici concreti per il business, dalla gestione della catena di fornitura al risk management.

Fonte: PwC, 05/09/2025

👉 ISO e GHG Protocol collaborano per l’allineamento degli standard sulle emissioni. Il 9 settembre 2025, ISO e il GHG Protocol hanno annunciato una partnership strategica per armonizzare gli standard globali di misurazione e rendicontazione delle emissioni di gas serra. L’obiettivo è ridurre la frammentazione, migliorare la comparabilità e semplificare la conformità per aziende e investitori che devono navigare tra diversi quadri di divulgazione.

Fonte: ESG Today, 09/09/2025